GRAN SASSO ACQUA: AVANTI CON LA DIGITALIZZAZIONE DELLA RETE IDRICA E FOGNARIA
Una gestione più efficiente e predittiva delle infrastrutture idriche, migliorando tempestività e precisione negli interventi di manutenzione al fine di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua. Con questo obiettivo Gran Sasso Acqua, società che gestisce il servizio idrico integrato in 32 comuni del comprensorio aquilano, si appresta entro la fine del 2025 a completare la distrettualizzazione della rete di distribuzione. Intanto, l’azienda ha già installato 28mila contatori elettronici (smart meter) e si appresta a sostituire anche i restanti 32mila contatori analogici che scompariranno nel giro di tre anni, puntando così ad una completa digitalizzazione del sistema di misurazione dei consumi. È in fase di programmazione anche la distrettualizzazione della rete fognaria, finalizzata a perseguire gli obiettivi di efficientamento in termini di sversamenti e regimentazione delle acque parassite.
La particolare orografia del territorio gestito, ha favorito la realizzazione di numerosi piccoli impianti di depurazione, circa 80, la cui gestione è condizionata dalla discontinuità della portata dei reflui. In questo senso Gran Sasso Acqua sta realizzando una campagna di centralizzazione degli impianti di depurazione che consentirà di dismettere quelli più piccoli e meno performanti rendendo il sistema più efficiente, sostenibile e conforme alle normative ambientali.
Il consiglio di amministrazione della Gran Sasso Acqua nel biennio 2024-2025 ha approvato progetti di centralizzazione di depuratori per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro. Gli effetti dei cambiamenti climatici impongono l’adozione di nuove strategie di approvvigionamento della risorsa idrica, in questo senso Gran Sasso Acqua, ha avviato da oltre un anno, in collaborazione con il Commissario per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, la progettazione del potabilizzatore dell’acqua prelevata dall’invaso di Campotosto, che consentirà un incremento del bilancio idrico tra il 20 e il 30%, con un investimento dell’ordine dei 30 milioni. “Le sfide sono impegnative non solo dal punto di vista tecnico, ma anche economico” commenta il presidente, Ivo Pagliari. “Gli interventi programmati non saranno finanziati esclusivamente con fondi nazionali o comunitari, ma anche grazie alle risorse di bilancio aziendale e alla solida capacità di indebitamento di Gran Sasso Acqua, frutto di una gestione oculata, equilibrata e virtuosa, che ha garantito conti in ordine e sostenibilità finanziaria”.
“Per una società come la nostra,” rileva infine Pagliari, “è importante l’inserimento di figure professionali di alto profilo per questo stiamo portando avanti una graduale, quanto complessa metamorfosi che porterà l’azienda ad avere più figure ad alta specializzazione, investiamo in personale sempre più qualificato, in termini di digitalizzazione,
In buona sostanza, la gestione della Gran Sasso Acqua ha un respiro che tende a guardare alle prossime generazioni, nel rispetto della tutela della risorsa idrica dell’ambientale”.
La vision di Gran Sasso Acqua si conferma quindi orientata verso un futuro sostenibile, dove la tutela dell'ambiente e il risparmio idrico sono pilastri fondamentali. Attraverso l'idea di sviluppare soluzioni per l'ottimizzazione dell'energia elettrica, come quella che prevede di sfruttare l’energia dell’acqua per produrre energia elettrica da riutilizzare nei siti più energivori gestiti dall’azienda. La sostituzione del parco macchine con veicoli elettrici, altro progetto in fase di sviluppo, rappresenta un ulteriore passo verso la riduzione delle emissioni e la protezione dell'ambiente. In questo modo, Gran Sasso Acqua continua a perseguire la sua mission di gestione responsabile delle risorse idriche, assicurando un futuro più sostenibile per le prossime generazioni.

